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Colori, movimenti, emozioni   -   Colors, moviments, emotions

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La Barberio afferma che l’estetica dei significanti da lei privilegiata, da correlare all' "estetica" dei significati — abbandonando tutti le norme nei secoli precedenti sviluppata (la prospettiva, la sezione aurea, la teoria delle proporzioni, la teoria delle ombre e quella dei colori), — è stata elaborata sino ad ottenere una confacente astrazione, poiché essa vuole fissare sulla tela, con l'immediata azione e l'appropriato colore, le sue primarie emozioni, ancor prima che queste possano essere avvolte, appunto, da qualche, seppure affascinante, forma mimètica.   L'artista comunica le proprie incontenibili emozioni, con appropriati movimenti, gesti al fruitore, il quale le rivive e le analizza per arrivare a comprendere il portato ultimo dell'opera fruita.

Colore

Origine del vocabolo 'colore'

Dal Dizionario Etimologico curato da Francesco Bonomi - Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana

 


  

Prisma di Newton, 1704

La teoria del colore proposta da Goethe mi ha affascinato e mi ha sollecitata.

Goethe, Farbenkreis zur Symbolisierung des menschlichen Geistes- und Seelenlebens, 1809.jpg

Johann Wolfgang Goethe, Zur Farbenlehre, 1810

La seguente tabella illustra le principali differenze tra la teoria di Newton e quella di Goethe:

Qualità della luce Newton (1704) Goethe (1810)
Omogeneità La luce bianca è composta di parti colorate e quindi eterogenea. La luce è l'entità più semplice, più indivisa e quindi la più omogenea.
Oscurità L'oscurità è assenza di luce. L'oscurità esiste come polarità, e interagisce con la luce.
Spettro I colori fuoriescono a ventaglio dalla luce in base alla loro rifrangibilità (fenomeno primario). I colori sorgono lungo i confini tra luce e oscurità e si sovrappongono a formare uno spettro (fenomeno composto).
Prisma Il prisma è irrilevante nella genesi del colore. Il prisma gioca un ruolo come mezzo torbido nell'insorgere del colore.
Ruolo della rifrazione La luce viene scomposta per rifrazione, inflessione, e riflessione. Rifrazione, inflessione e riflessione della luce possono verificarsi senza produrre fenomeni di colore.
Analisi La luce bianca può essere decomposta in sette colori puri. Ci sono solo due colori puri, giallo e blu. Tutti gli altri consistono in gradazioni di questi.
Sintesi Come la luce bianca può essere decomposta, così può essere di nuovo ricombinata. I colori combinati assieme non danno il bianco ma sfumature di grigio.
Particelle o onda? Particelle Nessuna delle due ipotesi, che sono inferenze non derivate dall'osservazione con i sensi.
Cerchio cromatico Asimmetrico, di 7 colori Simmetrico, di 6 colori

Da Wikipedia

La teoria dei colori  di Goethe,  contrapponendosi alla teoria di Newton, sostiene che non è la luce a scaturire dai colori, bensì il contrario; i colori non sono «primari», ma consistono in un offuscamento della luce, o nell'interazione di questa con l'oscurità.  Goethe, nella Metamorfosi delle piante, ha affermato : «la scienza è uscita dalla poesia».

L'impostazione del saggio si contrappone frontalmente alla teoria corpuscolare sulla luce, dedotta dalle esperienze di Newton sulla dispersione dei colori durante la rifrazione in un prisma cristallino. Goethe afferma che non è la luce a scaturire dai colori, bensì il contrario; i colori non sono «primari», ma consistono in un offuscamento della luce, o nell'interazione di questa con l'oscurità. L'origine di questa contrapposizione nasce dal fatto che l'interpretazione newtoniana della rifrazione non prendeva in considerazione il verificarsi simultaneo di fenomeni di diffrazione causati dal bordo del foro con cui il fascio luminoso era ottenuto. Goethe, quindi, poté sostenere che gli esperimenti non corrispondevano a quanto affermato dai seguaci di Newton (molto più attento nelle sue osservazioni) e avanzare la propria teoria di un ruolo attivo dell'oscurità nella formazione dei colori.

Le considerazioni di Goethe, inoltre, nascono dall'osservazione del colore percepito, che è mediato dalle caratteristiche fisiologiche della retina, in cui sono presenti solo tre tipi di fotorecettori, detti coni, la cui sensibilità è massima in corrispondenza a tre specifiche frequenze della radiazione luminosa. La fisiologia della retina determina la nota tripartizione dei colori primari, descritta da Goethe con il suo cerchio cromatico.

L'opera di Goethe ha avuto una notevole importanza come stimolo sia per considerazioni filosofiche sul colore sia per lo sviluppo della scienza della colorimetria.

Peter Forster. Sfera di colori ricostruita secondo J.Itten: tinte basilari superficiali. From Wikimedia Commons.

Emozione

Dal Dizionario etimologico - Francesco Bonomi - Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana

I termini “emozione”, “emotivo”, “emotività” compaiono frequentemente nei discorsi e nelle manifestazioni umane. Questo rispecchia il fatto che ciascuno di noi avverte le emozioni come facenti parte della nostra vita, determinando spesso il modo di vedere determinate realtà, di vivere molte delle nostre esperienze.

J. P. Sartre, nel 1939, si domandava: "Certe modificazioni quantitative, e perciò stesso, quasi continue nelle funzioni vegetative, come possono corrispondere a una serie qualitativa di stati fra loro irriducibili? Per esempio, le modifiche fisiologiche che corrispondono alla collera non differiscono per intensità da quelle che corrispondono alla gioia: e tuttavia la collera non è una gioia più intensa, è ben altro. 

Lo psicologo statunitense Robert Plutchik (1927-2006), nel 1980, ha sviluppato un modello chiamato ruota delle emozioni o cono delle emozioni composto da quattro coppie di emozioni primarie, che mescolandosi tra loro possono produrre un'infinita varietà di esperienze emozionali :

  • gioia contro dolore
  • rabbia contro paura
  • accettazione contro disgusto
  • sorpresa contro attesa

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Robert Plutchik, 1980

Movimento - gèsto

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Dal Dizionario etimologico - Francesco Bonomi - Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana

L’artista compie sinestesie caratterizzate da una successione di gesti, i quali fanno parte del ‘linguaggio’ del corpo, ossia l'aspetto più studiato e conosciuto della comunicazione non verbale, con i quali si esprime uno stato emozionale.

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